Archivio Tag: Lectura super Apocalipsim

Lug 12 2016

Ulisse perduto. Un viaggio nel futuro

«Che cosa troviamo noi in Odisseo, perché ci è caro, perché è moderno, perché ci è prossimo? Perché ci sta dentro, ci è compagno, fa parte di tutte le culture, da quella ellenica a quella araba, a quella medievale, a Dante … Odisseo-Ulisse è una spugna che assorbe tutto e restituisce; assorbe ciò che noi …

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Mag 19 2016

DANTE E BONIFACIO VIII

“La figura di Bonifacio non è mai presentata direttamente nell’opera dantesca, e soprattutto, ovviamente, nella Commedia, data la collocazione temporale del viaggio di Dante, vivente quindi il Caetani. Ciò contribuisce senza dubbio a rendere più ambigua, tenebrosa, sinistra l’immagine di lui, esecrata da un papa, da un frate, dal trisavolo del poeta, infine dallo stesso …

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Mar 05 2016

La « bella Trinacria », martire e ribelle

All’apertura del sesto sigillo (Lectura super Apocalipsim [* ], cap. VI, Ap 6, 12-17) un grande terremoto – interpretato sia come eventi naturali che come sovvertimenti politici – provocherà terrore negli uomini senza distinzione di stirpe o di grado, le coscienze saranno sconvolte e si convertiranno o si induriranno maggiormente. Quanti saranno indotti alla penitenza si rifugeranno …

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Dic 08 2015

L’ANNO DELLE “PIETRE” MISERICORDIOSE

“Il giubileo del 1300 può veramente considerarsi come la sagra del Medioevo: con esso ebbe termine un’età e trovarono la loro attuazione definitiva aspirazioni e aspettative che da secoli avevano fatto palpitare i cuori di tutti i fedeli. Svanito ormai il sogno apocalittico di un rinnovamento totale della società dei credenti e dell’inaugurazione di una …

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Set 20 2015

« MOSTRÒ CIÒ CHE POTEA LA LINGUA NOSTRA »

    La Divina Commedia è un universo di segni. Il senso letterale contiene parole che sono chiavi di accesso a un altro testo, la Lectura super Apocalipsim dell’Olivi. Si tratta di un procedimento di arte della memoria: le parole-chiave operano sul lettore come imagines agentes che lo sollecitano verso un’opera di ampia dottrina, che …

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Giu 01 2015

Il “vecchio” Ezzelino e la “nuova” Cunizza da Romano: una replica “testamentaria” di Dante ad Albertino Mussato

“I due sembrano ignorarsi: un silenzio di cui si potrebbero tentare spiegazioni psicologiche di varia natura. Se non intervengono altri documenti, il problema dei rapporti fra Dante e Mussato resterà aperto all’ingegnosità e alle sottigliezze dei commentatori”. Così Guido Martellotti nell’Enciclopedia Dantesca  (1984), a conclusione della voce dedicata al letterato padovano. “Quanto piacerebbe sapere se …

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Mar 31 2015

Aristotele e Colui che siede. Il governo in terra dell’« umana famiglia »

  “Subito fui rapito in estasi. Ed ecco, c’era un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono. Attorno al trono, poi, c’erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro vegliardi avvolti in candide …

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Mar 14 2015

Dante eterodosso? La questione della « lanceatio Christi »

  Giorgio Brugnoli, nel 1999 [1], prendeva lo spunto da un vecchio libro di R. L. John (1949) [2] nel quale, in un contesto insostenibile sul piano scientifico (il templarismo di Dante), era però individuato un punto – l’adesione di Dante alle tesi dell’Olivi condannate dal Concilio di Vienne (1311-1312) – il quale, ripreso in …

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Feb 03 2015

« Trasumanar ». L’ascesa sensibile alla mensa degli dèi

          1. Il serotino convivio spirituale Nel capitolo XIX della Lectura super Apocalipsim, nella parte che tratta della dannazione della bestia e dello pseudoprofeta dopo la battaglia finale contro l’Anticristo – che si verificherà nel sesto stato della storia della Chiesa (cioè in quelli che per Olivi sono i ‘tempi moderni’) …

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Dic 09 2014

Apocalisse moderna. La lotta tra latino e volgare per “la gloria de la lingua”

    Dante si creò un pubblico, ma non lo creò solo per sé: creò anche il pubblico per i successori. Egli formò, come possibili lettori del suo poema, un mondo di uomini che non esisteva ancora quando scriveva e che si costituì lentamente grazie al suo poema e ai poeti che vennero dopo di …

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Dic 08 2014

«Pallida mors Sarracenorum». La lupa, la morte e l’Islam

Nel primo canto dell’Inferno, scriveva Benedetto Croce, “ci si ritrova in una selva che non è selva, e si vede un colle che non è un colle, e si mira un sole che non è il sole, e s’incontrano tre fiere, che sono e non sono fiere, e la più minaccevole di esse è magra …

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Ott 23 2014

Montecassino francescana. Dante e la “pietas” degli alti monti

«Castrum namque, quod Casinum dicitur, in excelsi montis latere situm est». Così Gregorio Magno (Dialogi, II, 8) che, «come tutto induce a ritenere», Dante riprende: «ritorna qui il termine costa adoperato già per indicare la posizione di Assisi» [1]. La fonte gregoriana è tuttavia incastonata e armata in altra ben più ampia, che coinvolge, quasi ‘liber …

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